Le malocclusioni sono condizioni in cui le arcate dentarie non si allineano correttamente tra loro, causando problemi funzionali ed estetici. Esistono diversi tipi e gradi di malocclusioni, che possono dipendere da fattori genetici, ambientali o comportamentali. Queste malocclusioni possono causare problemi funzionali, estetici e psicologici, come difficoltà nella masticazione, nella respirazione, nella fonazione e nell'espressione del viso.
Le malocclusioni dento-scheletriche possono essere classificate in tre classi principali, a seconda della relazione tra i primi molari permanenti superiori e inferiori:
1. la classe I indica una relazione normale;
2. la classe II indica una protrusione dei denti superiori rispetto a quelli inferiori;
3. la classe III indica una retrusione dei denti superiori rispetto a quelli inferiori.
Il trattamento delle malocclusioni varia a seconda della loro severità e della loro origine. In alcuni casi, è sufficiente un trattamento ortodontico, cioè l'uso di apparecchiature mobili o fisse che spostano gradualmente i denti nella posizione desiderata. In altri casi, invece, è necessario un intervento di chirurgia ortognatica, che consiste nel riposizionare le ossa mascellari tramite osteotomie (tagli ossei) e fissazioni con placche e viti. La chirurgia ortognatica richiede una stretta collaborazione tra l'ortodontista e il chirurgo maxillo-facciale, che devono concordare gli obiettivi e le fasi del trattamento. Il trattamento ortodontico-chirurgico ha lo scopo di correggere le malocclusioni dento-scheletriche, cioè quelle in cui le anomalie riguardano sia i denti che le basi ossee. Il trattamento ortodontico-chirurgico può migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste condizioni, restituendo loro una funzione e una forma armoniose.